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Cosa sono gli indici nel trading?

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    Nel mondo del trading e degli investimenti televisioni e giornali associano sempre la parola indici di Borsa. Se si analizzano i dati si evince che il numero delle persone che si è lanciata in questa attività è potenzialmente cresciuto. Ciò è possibile grazie alla continua ricerca di nuovi strumenti di investimento con cui massimizzare i profitti ottenuti grazie all’impiego del proprio capitale.

    Indici di Borsa: cosa si intende?

    In questo articolo troverai una chiara spiegazione su cosa sono gli indici, come vengono utilizzati all’interno del mercato azionario e quali strumenti impiegare per investire all’interno degli stessi.

    Attraverso questa terminologia, i trader ed il mondo della finanza indicano un canestro contenente azioni di tipo omogeneo. Per capire qual è il peso di ogni singolo indice è necessario studiare il suo andamento. Ciò significa che i titoli che presentano un’alta capitalizzazione influenzano molto di più quel determinato indice, rispetto a quei titoli che invece presentano una capitalizzazione inferiore.

    L’andamento di un indice viene espresso mediante una rappresentazione grafica: per questo motivo sarà importante, prima di effettuare un investimento, avere davanti a sè il grafico storico appartenente ad un determinato titolo.

    Per scoprire l’andamento di un titolo azionario è necessario collegarsi alle piattaforme dedicate presenti sul web. Si tratta di grafici facilmente consultabili da tutti coloro che intendono investire su un titolo.

    Cosa sono gli indici nel trading?

    Cosa sono gli indici nel trading?

    Elenco delle tipologie di indici azionari esistenti

    Nel mondo del trading esistono in totale tre tipologie di indici:

          • value weighted;
          • equally weighted;
          • price weighted.

    Il primo caso contempla tutti quegli indici maggiormente diffusi in tutti mercati azionari mondiali; essi offrono un andamento che si avvicina verosimilmente alla reale composizione dei titoli che rappresentano. Ogni titolo azionario presente possiede un peso che è proporzionalmente correlato alla capitalizzazione della società che lo emette sul mercato. Essendo che la capitalizzazione varia in base a determinati eventi, consequenzialmente varia l’importanza del titolo in questione sull’indice “value weighted”.

    Il secondo caso, invece, rappresenta quella tipologia di indice che non tiene in considerazione della capitalizzione della società che emette i titoli. Qui ogni azione presenta un valore che è identico al valore di tutte le altre; così i titoli presentano tutti lo stesso peso.

    Il terzo, ed ultimo indice, invece, contempla tutte quelle azioni che esprimono singolarmente un prezzo, e dunque un peso, proprio. In verità si tratta di un indice che non è particolarmente diffuso perché non può fornire agli investitori una rappresentazione reale della situazione delle società quotate.

    Investire sugli indici: qual è lo scopo?

    Dopo aver chiarito cos’è un indice è necessario porre l’attenzione su cosa significhi effettuare un investimento simile.

    Chi decide di investire sugli indici fa una scelta orientata principalmente sul futuro di determinati asset in un certo periodo di tempo. Nel momento in cui si fa un simil investimento è possibile vedere l’asticella dei profitti alzarsi sia nel momento in cui aumenta il valore dell’indice stesso sia quando lo stesso indice sale.

    Seguendo, dunque, una certa logica il totale dei profitti sarà proporzionale a quanto è ampio il movimento dell’indice; esso può essere negativo o positivo. Chi si affaccia per la prima volta nel mondo del trading è convinto che è possibile ottenere dei profitti solo quando l’indice sale, ma in realtà è sbagliato: è possibile guadagnare anche nel momento in cui la Borsa scende.

    Nel momento in cui si decide di effettuare degli investimenti all’interno del mercato azionario è bene analizzare capillarmente il titolo in questione, tenendo in considerazione diversi fattori inerenti alle società che emettono i titoli, come ad esempio la situazione economica in cui versano.

    Per esplicare meglio il concetto ecco un esempio: supponiamo che un investitore decida di impiegare del capitale nell’indice NASDAQ (indice dove è presente la società di Jeff Bezos, Amazon); in questo caso, egli dovrà studiare a fondo ogni singolo dato macroeconomico (e prospettive future) egli Stati Uniti.

    Quali sono gli indici di Borsa più utilizzati?

    Ogni investitore ha la facoltà di scegliere l’indice su cui effettuare un investimento di capitale. Qui di seguito troverai l’elenco degli indici di borsa più famosi e impiegati dagli investitori.

    All’interno della Borsa italiana, l’indice più noto a tutti è il FTSE Mib: non è altro che l’acronimo di Financial Times Stock Exchange Milano Indice di Borsa. Esso rappresenta una sorta di canestro al cui interno sono presenti le azioni delle quaranta aziende italiane più capitalizzate, ossia quelle che fruttano di più in termini economici. L’andamento di queste azioni è una sorta di termometro del mercato azionario italiano nel suo complesso: sulla base del rialzo o del ribasso dell’indice di cui sopra, si può intuire se l’andamento della Borsa è da considerare positivo o negativo.

    Andando oltreoceano, invece, all’interno delle Borse estere, è possibile trovare il NASDAQ (National Association of Securities Dealers Automated Quotation) già citato in precedenza. È uno degli indici più importanti di tutta la borsa globale perché al suo interno contempla una serie di società che caratterizzano l’economia Statunitense, come ad esempio Apple, Microsoft, Google, Yahoo e, come visto in precedenza, Amazon.

    A “pochi passi” dall’Italia troviamo il FTSE 100 ( Financial Times Stock Exchange); come indica il termine stesso, al suo interno sono presenti in tutto cento società ad alta capitalizzazione situate presso il London Stock Exchange. Questo indice viene gestito da una società indipendente, il FTSE Group.

    Rimanendo in Europa, troviamo il CAC40 (Cotation Assistée en Continu). Esso rappresenta l’indice della Borsa parigina, il più importante della Francia, al cui interno vi sono aziende di origini francesi ma appartenenti a città straniere. Si tratta di azioni che sono state acquistate da altre città negli ultimi anni.

    Ritornando in America, l’indice più conosciuto è il Dow Jones. Fondato da Charles Dow, questo indice lavora sulla base della capitalizzazione dei 30 titoli più importanti di Wall Street. A causa di questa scelta, questo indice non è più considerato come termometro del mercato azionario americano.

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