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Cosa vuol dire Mercato Orso (bear market) nel trading?

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    Quando si parla di trading non si va solamente a raccontare di un’attività che può garantire determinate entrate, ma anche di un mondo a sè, di una filosofia e di un ambiente nel quale, se si vuole entrare a farne parte, è necessario conoscerne i fondamenti, la psicologia e anche la particolare terminologia usata.

    Non è raro che un neofita si ritrovi ad affrontare termini come “long” e “short“, “overnight“, “pip”, “bull & bear” e si chieda di cosa si stia parlando; fare trading significa anche questo, conoscere tutti le parole che fanno parte di questa ampia e potenzialmente molto gratificante attività, perché solo comprendendo fino in fondo il linguaggio utilizzato si potranno ampliare anche le capacità, le competenze e la fiducia nella pratica del trading.

    Cosa vuol dire Mercato Orso nel trading?

    Mercato Orso

    Mercato Orso nel trading, significato del termine

    Il concetto di “Bear Market“, che tradotto letteralmente dall’inglese significa “Mercato Orso“, si lega indissolubilmente al suo opposto, che è il “Bull Market“, ovvero il “Mercato Toro“; queste due definizioni si trovano spesso assieme perché descrivono due aspetti della stessa medaglia.

    Servono cioè come metafora per definire i momenti di rialzo (Bull) e di ribasso (Bear) nei mercati.Essere Bull” o “Essere Bear” denota anche l’approccio che un trader può privilegiare nelle sue strategie e identificare l’orientamento preferito dall’operatore stesso.

    Una metafora con due animali che non sono presi a caso

    I Bulls per definizione sono tutti coloro che hanno aperto una posizione long e hanno investito sul mercato nella crescita di quell’asset, scommettendo quindi su su un rialzo. I Bears, invece, sono quei traders che vanno short, ovvero che scommettono sul fatto che i mercati andranno in discesa e attuano le loro strategie in questo senso.

    C’è quindi sempre una sorta di costante battaglia, se così vogliamo chiamarla, tra i bulls e i bears, come se fossero due team differenti e in contrapposizione tra loro.

    Per quanto riguarda l’asset in sè, un mercato è bullish se ha un pattern di “higher low e higher high”, cosa che si può ovviamente riscontrare sul grafico giornaliero; in questo caso solitamente il mercato è in un up-trend e quindi il mercato viene definito bullish.

    Di solito il bulls va anche nella medesima direzione del mercato, segue il trend, anche se vi è il caso in cui i bullish sono tali anche se seguono un trend negativo.

    Ad ogni modo in linea generale, la parola bull e l’animale toro vengono presumibilmente usati come metafora – vi sono diverse teorie in questo senso) perché il toro, in fase di attacco, lo fa incornando, con un movimento che va dal basso verso l’alto. Dalla parte opposta, il bear, ovvero l’orso, attacca dall’alto verso il basso, con i suoi artigli, e quindi viene utilizzato per definire chi segue il movimento a ribasso dei mercati.

    Il mercato bearish sarà dunque caratterizzato da pattern di “lower high e lower low”. Chi segue questo tipo di trend e segue il trend bearish sarà più propenso ad andare in short, anche se vi sono dei casi in cui succede proprio l’opposto: la strategia consiste nell’attendere il momento opportuno in cui avverrà un revers del mercato ed eseguire quello che in gergo viene chiamato “catch the falling knife“, un’azione che consiste appunto nel prendere metaforicamente il coltello nel momento in cui cade, per cavalcare l’onda del cambiamento di fluttuazione in atto.

    Come anticipato dunque, conoscere la terminologia permette di capire attraverso semplici composizioni di parole una situazione molto complessa, ecco il perché vengono scelte determinate espressioni.

    Ed ecco quindi che Bears oppure Bulls rappresentano situazioni e strategie che in linea generica esprimono un bull che va solitamente long e un bear che va solitamente short ma, essendo il trading intrinsecamente un’attività di scommessa, tutto è possibile e tutto è potenzialmente reversibile da un momento all’altro.

    Come sfruttare al meglio la filosofia del Mercato Orso

    Molti traders, soprattutto quelli che sono alle prime armi, pensano che la strategia di base meno rischiosa sia quella di acquistare azioni al ribasso e venderle al momento opportuno quando sono in rialzo.

    In un’ottica di questo genere la parte psicologica e l’inesperienza giocano un ruolo fondamentale e molto spesso portano a vendere nel mercato ribassista per la paura di perdere i guadagni; non è sbagliato di per sè ma si tratta di una tendenza che può precludere ottimi affari e, nel caso del Mercato Orso, proprio quando le cose sembrano andare verso una sfiducia inarrestabile.

    Sapersi destreggiare, infatti, in momenti anche importanti di ribasso è essenziale per ampliare il proprio portafoglio e scovare anche nuove opportunità di guadagno.

    Si pensi ad esempio alle grandi crisi storiche, come quella dei subprime del 2008 o proprio di recente quella causata dal Coronavirus; gli investitori più esperti sanno che qualunque cosa accada nel mondo, compresa una pandemia ovviamente, le persone avranno sempre bisogno di medicine e beni fondamentali per la sopravvivenza; investire sul settore sanitario oppure puntare su titoli di consumo come “Procter & Gamble”, “Costco”, “Walmart” eccetera ha dato ottime chance.

    L’orso, come si suol dire nel mondo del trading, è dunque solamente un toro che sonnecchia e che aspetta nella sua tana il momento in cui il toro finisce la sua corsa.

    Un Bear Market inoltre dà la possibilità di fare un certo tipo di investimento utilizzando i CFD, prodotti che permettono agli investitori la speculazione beneficiando della variazione dei prezzi; questo perché i Contratti Per Differenza sono strumenti derivati il cui valore è basato sul relativo sottostante.

    Un’altra possibilità che l’investitore potrebbe prendere in considerazione è quella di coprire la propria esposizione con una “vendita allo scoperto” e cercare di recuperare possibili perdite del portafoglio impostato a lungo termine; in questo caso il Bear giocherà sulla scommessa al ribasso e sfrutterà questa ghiotta occasione.

    Spesso una sola notizia conosciuta con tempismo può far decidere di cambiare strategia e cavalcare un’onda molto fortuita. La componente psicologica conta moltissimo nell’attività del trading e la conoscenza dell’andamento generale dei mercati non basta a pianificare i propri investimenti scegliendo semplicemente da che parte stare, se Bull o Bear; ogni cambiamento può essere sfruttato al massimo.

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