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Non esiste un solo tipo di trading ovviamente; ogni variante di trading ha le sue peculiarità ed è necessario comportarsi in modo diverso a seconda del tipo di operazione che si fa. La differenza principale tra tutti i tipi di trading è il time-frame, ovvero l’intervallo di tempo per cui si tiene aperta una posizione.
Ovviamente questa è la caratteristica principale che differenzia i vari tipi, ma esistono moltissimi altri fattori tutti diversi tra loro; possiamo intanto dire due cose: la prima è che soltanto il time-frame è sufficiente per far cambiare radicalmente un tipo di trading da un altro; la seconda questione è che se si è raggiunta una certa abilità nel fare un certo tipo di trading non è detto che si ottengano risultati eccellenti anche in un altro, anzi probabilmente avviene proprio il contrario perché si è abituati a lavorare in un certo modo e bisogna resettare alcune modalità di lavoro per esser certi di non fallire.
Infine, non tutti i tipi di trading possono essere adatti ad ognuno; infatti a seconda della propria situazione lavorativa, economica e di quanto tempo si può dedicare a questa attività ci sarà un tipo di trading sicuramente più indicato. Andiamo allora in questo articolo a capire cos’è il Day Trading e come funziona.
Day Trading
Definizione di Day Trading
Come suggerisce il nome, il Day Trading (conosciuto anche come Intraday) prevede che si aprano e chiudano le operazioni nell’arco della stessa giornata. Si tratta di una strategia che mira a sfruttare anche la minima fluttuazione di un prezzo a livello, appunto, giornaliero.
Può sembrare più facile rispetto ad un investimento a lungo termine in cui si possono mantenere le posizioni attendendo di poterle rivendere al rialzo; in realtà il daytrader deve essere in grado di elaborare strategie praticando una vasta serie di analisi tecniche e deve sempre aggiornarsi su ogni notizia anche dell’ultim’ora che potenzialmente potrebbe avere un certo impatto sulle variazioni dei mercati.
Le regole del Day Trading
Questo tipo di trading è molto probabilmente uno dei più conosciuti e praticati, ma anche dei più discussi; vi è infatti un’unica regola che caratterizza il Day Trading: mantenere le posizioni aperte per meno di un giorno. Quindi si va dai pochi minuti a qualche ora, l’importante è che non si abbiano posizioni aperte alla fine della giornata di negoziazione, per evitare alcune problematiche.
Mantenendo infatti la posizione aperta per più di un giorno ci si può esporre al gap di prezzo che si va a formare tra un giorno di negoziazione e l’altro, al rialzo o al ribasso, e questo non è un fattore che interessa assolutamente al daytrader. Siccome il daytrader dovrà necessariamente aprire più posizioni nello stesso giorno, va detto che sostanzialmente questo è uno dei tipi di trading che prendono molte energie e che quindi vanno considerati come un’attività a tempo pieno.
Pro e contro del Day Trading
Per lavorare in Day Trading è necessario scegliere i mercati giusti: il daytrader ha la possibilità di operare su molteplici asset, come ad esempio azioni, future o materie prime; fino a poco tempo il Day Trading era considerato appannaggio delle grandi società o di chi detenesse un buon capitale di partenza, ma ad oggi grazie all’utilizzo di effetti leva anche importanti è possibile iniziare un’attività di daytrader anche con un relativamente piccolo investimento iniziale.
I CFD permettono al daytrader di ideare strategie e capitalizzare sui mercati speculando su molteplici azioni sia italiane che internazionali investendo cifre anche molto esigue. Uno dei vantaggi principali dei CFD è che le commissioni sono bassissime, o addirittura nulle; naturalmente anche se non vi sono commissioni c’è sempre lo spread (la differenza tra il prezzo di vendita e quello di acquisto).
Ma la cosa più importante è che i CFD sono tutti prodotti a leva, il che li rende un’opportunità ghiotta per guadagnare rapidamente, anche se di contro gli alti coefficienti rendono altrettanto rapide e consistenti le perdite. Ecco perché per questo tipo di trading è necessario saper monitorare costantemente l’andamento dei mercati, oltre che naturalmente avere sangue freddo e capacità di prendere decisioni in fretta.
Come agisce un daytrader
In linea generale, il daytrader volge le sue attenzioni verso quelle azioni che hanno una tendenza molto volatile e vanno a caccia di fattori che incidano fortemente sul mercato ma, appunto, in una sola giornata; nella maggior parte delle volte questo può accadere semplicemente in base a determinate notizie che hanno la capacità di far oscillare fortemente i prezzi.
I gap infatti, possono essere scatenati anche semplicemente dall’annuncio di un nuovo prodotto o al contrario dal fallimento dei test ad esempio eseguiti su un farmaco. Il daytrader sa al tempo stesso che i gap che si possono verificare durante la notte non toccano i loro movimenti e di conseguenza gli investimenti sono in un certo senso più protetti.
Un altro aspetto che il daytrader valuta attentamente è il numero massimo delle posizioni aperte che è preferibile mantenere; questo perché automaticamente laddove sussiste la possibilità di grandi guadagni vi è altrettanta possibilità di spese da sostenere in commissioni e perdite.
Un numero equo di trade al giorno si traduce in non più di 3 o 4. Anche le possibilità di un daytrader esperto di solito non superano il 50%; i principianti possono cominciare elaborando strategie ma possono cautelarsi con lo stop management; attendendo troppo tempo sperando che la posizione in perdita migliori può generare perdite anche fino al 30%.
Contrariamente a quanto spesso viene dichiarato a fini promozionali, il Day Trading non è un trading più “facile” ma anzi viene descritto dagli operatori del settore come la classe principe del trading.
Non in ultimo, sono presenti anche delle restrizioni che un daytrader deve tenere in considerazione: ad esempio chi vuole approcciarsi alle borse americane deve possedere una copertura di diverse migliaia di dollari. In caso contrario potrà effettuare solamente 3 operazioni nell’arco di 5 giorni.
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